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Comunicazione visiva: i trends di innovazione per il 2022

La comunicazione visiva

È iniziato il nuovo anno e, com'è prassi, ci si interroga su quali saranno le tendenze che vedremo nel corso dei prossimi 12 mesi. Depositphotos ha pubblicato un report intitolato Creative Trends 2022, Merging Future and Past nel quale, assieme a CEO, artisti e altri professionisti del design, ha cercato di anticipare i tempi facendoci sapere oggi quel che andrà di moda domani, nel mondo della comunicazione visiva.

Il visual e il mondo della comunicazione visiva, come ben sappiamo, sono fondamentali per chi vive sul web - dunque pressoché chiunque al giorno d'oggi. Non è certo un processo scientifico e infallibile quello di individuare attitudini, propensioni e inclinazioni che potranno sfondare nel corso delle prossime settimane e dei prossimi mesi. Quel che sappiamo, però, è che il confine tra il mondo reale e la realtà virtuale è sempre più labile.

La frontiera del metaverso resa di dominio pubblico da Facebook era in realtà un futuro prossimo ormai da qualche anno. I mondi virtuali saranno sempre più elaborati e le esperienze che vi vivremo enormemente immersive. In che modo ciò inciderà sulla comunicazione visiva?

Tra arte e realismo

Realtà virtuale e aumentata sono già qui e saranno sempre più sofisticate. Il loro impatto sul visivo è chiaro a chiunque: attraverso i nostri occhi, aiutati da speciali occhiali, riusciamo a vedere di fronte a noi cose che in realtà non ci sono. Questa tecnologia influenzerà certamente la comunicazione visiva.

La grafica 3D, infatti, può influenzare in maniera davvero profonda l'interazione tra persone e la loro user experience. Questo avviene soprattutto se oltre al visivo sarà curato anche il sonoro, dando vita a effetti sonori estremamente coinvolgenti e sottofondi musicali immersivi.

Ciò non significa che non verrà dato uno sguardo al passato. Tradizionalmente, infatti, si va a cercare ispirazione sempre da quel che ci ha preceduto. Trovandoci in una situazione di disagio dovuta ancora alle cicatrici pandemiche, il pubblico ha voglia di allontanarsi da drammi e difficoltà. È dunque prevedibile che nel digitale si ricorrerà all'escapismo, magari andando a riproporre motivi, temi e colori dell'arte psichedelica che, intorno agli anni '70, portò audacia nel panorama artistico. Gli esperti interpellati da Depositphotos si sono orientati in questa direzione, dichiarando che le sperimentazioni di psichedelia potrebbero rappresentare la principale leva grafica nel 2022.

Non fatichiamo a immaginare il potenziale successo, nel framing attuale, di colori luminosi e fortemente contrastanti, sfondi granulosi, astrazioni complesse e interpretazioni ipnotiche dalla psichedelia marcata e variegata.

Estetica e intelligenza artificiale

Tramite la stessa chiave potremmo estendere il ragionamento anche a tempi meno remoti degli anni '70 ma, comunque, precedenti alla pandemia. Ad esempio, un altro periodo che potrebbe colpire è quello spensierato a cavallo tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000. Questo affascina molto i Millennials e la generazione Z, memori di quel periodo più facile e sereno, capace di evocare in loro sensazioni positive e che potrebbero orientarli maggiormente a un acquisto.

Come sappiamo è già in atto una trasformazione digitale molto importante, guidata in primo luogo dalla IA, l'intelligenza artificiale che temiamo e della quale, simultaneamente, siamo molto curiosi. Essa è già in grado di affiancarci (lo fa abitualmente quando ci suggerisce che cosa ascoltare su Spotify) e semplificare il nostro processo decisionale. Lo stesso potrebbe fare all'interno di campagne pubblicitarie mirate, proponendoci colonne sonore customizzate mentre guardiamo le immagini a schermo.

Immersione e citazioni dal passato, dunque, ma non trascuriamo anche il tema che più di ogni altro si collega al futuro: la fantascienza. Viaggi spaziali, robot e androidi intelligenti identità aliene ed extraterrestri... non stupiamoci se ritroveremo questi elementi nella comunicazione visiva datata 2022.