TikTok: anche Oracle nel capitale del social network
La multinazionale Oracle, insieme al colosso del retail Walmart, sta entrando nel capitale del famoso social network dei video. È di poche ore fa la notizia dell’accordo tra Washington e la Bytedance, casa cinese proprietaria di TikTok. L’accordo nasce al termine di una diatriba che vede la Casa Bianca accusare la Bytedance di essere entrata in possesso, attraverso il social, di dati personali di utenti statunitensi. Un grosso problema di sicurezza nazionale, secondo il presidente Trump.
Bloccare l’utilizzo del social network
Inizialmente la volontà di Donald Trump era quella di bloccare l’uso del social tanto amato dai giovanissimi. L’accusa era di spionaggio e divulgazione di dati sensibili. Attraverso infatti quelle che in gergo tecnico vengono chiamate “backdoors”, le “porte sul retro”, dati segreti di utenti Americani sarebbero stati diffusi dalla Cina. Non risulta nuova la critica mossa al social cinese, dal momento che anche altri Paesi, compresa l’Italia, hanno aperto inchieste in merito. Ne abbiamo parlato qui anche noi di Degg.
Il tentativo di Microsoft
Le trattative erano state avviate in un primo momento con il gigante hitech Microsoft. Ad agosto il ceo Satya Nadella, aveva rassicurato Trump impegnandosi ad andare in contro a tutte le sue preoccupazioni. Ma la trattativa non è andata a buon fine. L’accordo prevedeva il trasferimento della sede della Bytedance da Pechino a Londra. Questo smembramento non aveva convinto la Casa Bianca. Le contrattazioni sono andate avanti fino ad includere nella corsa all’acquisizione anche Oracle e Walmart.
Oracle garantisce la sicurezza al 100%
In base all’accordo Bytedance separerà le attività globali di TikTok in una società a parte con base negli Stati Uniti. Oracle e Walmart acquisiranno una partecipazione complessiva superiore al 20%. I responsabili di Oracle assicurano una sicurezza al 100% grazie al fatto che la divisione da loro controllata userà cloud americani in territorio USA.
Una trattativa ancora in fase di conclusione
Anche se lentamente l’accordo sta prendendo forma, la contrattazione non si è ancora formalizzata. Non si sa infatti se Pechino accoglierà in toto le condizioni dettate dalla Casa Bianca. Di certo non ci si aspetta una passiva accettazione delle decisioni di Trump. Non è passato molto tempo infatti dal caso Huawei Vs USA che ha fatto molto discutere. Si parla infatti di una lista di società americane poco affidabili che la Cina starebbe stilando.
La situazione attuale
Siamo dunque in attesa che la trattativa si concluda e che ogni singola parte dell’accordo venga accettata dalle parti. Non si escludono naturalmente colpi di scena, i quali potrebbero avere risvolti economici e politici importanti. Intanto di certo c’è il rinvio al 27 settembre delle restrizioni americane su l’ utilizzo del social network.