L'evoluzione dell’E-commerce: diamo il benvenuto al Q-commerce
La naturale evoluzione dell’E-commerce si chiama Q-commerce, abbreviazione di Quick Commerce, lo store online che consegna in meno di 60 minuti.
Se finora acquistare un prodotto online e riceverlo comodamente a casa era il massimo, adesso il massimo è riceverlo presto. Quick infatti significa proprio questo: presto!
Ma perché si parla di naturale evoluzione dell’e-commerce? Cosa è cambiato nelle preferenze degli utenti?
Andiamo a scoprire cosa ha determinato la nascita dei Q-commerce.
Il fattore “pandemia”
Forse neanche ci rendiamo conto di quanto siano cambiate le cose nel giro di poco tempo. Da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, poco meno di un anno fa, le nostre abitudini di acquisto sono cambiate. Durante il lungo periodo di lockdown abbiamo usufruito del sistema di delivery di molte attività in altrettanti settori.
Tra i settori che più hanno trovato spazio nell’evoluzione dell’e-commerce troviamo sicuramente il settore ristorativo. La maggior parte dei ristoranti infatti ha attivato il servizio a domicilio. Attraverso note piattaforme multi-store o con più pratiche e meno dispendiose piattaforme private come la nostra d-order.
I cittadini insomma hanno sperimentato la comodità di fare acquisti senza uscire di casa. E non solo, si sono resi conto che questa comodità non bastava. Ricevere subito il proprio acquisto ora è diventato il top.
Il fattore velocità
Come da copione il pubblico chiede e il mercato risponde. E in questo caso la risposta del mercato online non si è fatta attendere.
Come dicevamo, oggi avere un e-commerce è diventato indispensabile. E, se non si è pratici, non è sempre facile fare la scelta giusta per la propria attività. A tal proposito trovi qui un interessante articolo che ti scioglierà sicuramente qualche dubbio.
In ogni caso, che tu abbia una piccola o media azienda, le soluzioni di shop online sono vaste. (Guarda qui le nostre proposte di e-commerce).
Attraverso l’ormai rodato approccio basato sui dati raccolti, che prende il nome di Data Driven Marketing, si è giunti ad una conclusione. Gli utenti, in merito alle loro abitudini di acquisto, hanno una nuova necessità: l’immediatezza. Pertanto, ciò che ora diventerà sempre di più un must è fornire al cliente questo vantaggio.
Non solo quindi la comodità di fare acquisti direttamente dal proprio divano, ma poter beneficiare di una consegna rapida. Parola d’ordine: quick!
Ma in che modo?
La soluzione sono i “dark store”
Non sono negozi, ma sono più vicini al concetto ed alla struttura di magazzini. A differenza però dei grandi capannoni adibiti a rimesse, sono più piccoli e non si trovano fuori dal centro urbano. Posizionati in luoghi strategici delle città, sono i nuovi depositi per stoccare la merce da consegnare.
Tanto per farsi un’idea, una città delle dimensioni di Madrid ne dovrebbe avere tra i 10 e i 15. Naturalmente più la loro presenza è capillare, più la velocità di delivery è garantita. Un rider infatti può riuscire a prelevare l’ordine nel dark store più vicino al luogo di consegna ed effettuarla anche in meno di 60 minuti.
Una nuova fase del commercio
Al via quindi la corsa dei grandi nomi dell’e-commerce negli investimenti in tal senso.
La spagnola Glovo ad esempio ha manifestato apertamente di voler cavalcare il trend del Q-commerce.
La compagnia di Barcellona ha infatti stretto una partnership con una società svizzera di real estate. L’impegno si traduce in un investimento di un centinaio di milioni di euro per comprare immobili da convertire in dark store.
Si tratta dunque di una nuova fase del commercio elettronico. L’evoluzione dell’e-commerce è appena cominciata.
E come accade ad ogni svolta epocale, solo chi ne saprà cogliere le opportunità si guadagnerà la preferenza e la fedeltà dei consumatori.