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Clubhouse: il nuovo social network vocale

Nel panorama dei social network ecco affacciarsi una new entry. Si chiama Clubhouse, è un social network basato sui messaggi vocali e vi si accede, al momento, solo su invito e solo da dispositivi iOs.

Nato nel 2020 dall’idea di Paul Davison e Rohan Seth, rispettivamente imprenditore della Silicon Valley ed ex impiegato di Google, pare sia già molto in voga tra i vip americani.

Ma che caratteristiche ha Clubhouse? Perché dovrebbe essere un fenomeno diverso da tutti i social network già esistenti? Scopriamolo insieme.

Un social basato sulla voce

La caratteristica principale di Clubhouse è che le interazioni degli utenti al suo interno avvengono unicamente tramite note vocali. Non vi sono foto, non vi sono video e non vi sono nemmeno messaggi di testo. Tutti gli scambi sono affidati alla voce degli iscritti.

Il social che mancava

Ci sono alcuni social che si adeguano ai tempi e inseriscono al loro interno funzioni “copiate” da altri social network. Un recente esempio è LinkedIn che ha inserito le stories prendendo spunto da Facebook e Instagram. (Clicca qui per una guida pratica all’uso delle stories di LinkedIn).

Piattaforme di video come YouTube che aspirano a diventare veri e propri e-commerce.

Poi ci sono social che fanno tanto parlare di sé, e non sempre in termini positivi, come Tik Tok.

E ancora, c’è il social per antonomasia, la creatura blu di Zuckerberg, che non smette mai di proporre nuove funzioni sempre ad effetto wow. O di stupire con progetti che ridimensionano le interazioni social tra utenti vicini tra loro, come il Neighborhoods.

In effetti, il social che mancava era proprio Clubhouse. Un social basato solo sulla voce.

Come funziona Clubhouse

È già possibile scaricare Clubhouse anche in Italia, ma al momento solo dai dispositivi iOs. La versione attuale è ancora quella beta ed è possibile accedervi solo se invitati da un altro utente.

Gli spazi nei quali avvengono le conversazioni vengono chiamate “stanze”. Ogni utente visualizza principalmente quelle nelle quali le discussioni vertono su temi di suo interesse. Un algoritmo infatti le seleziona in base alle preferenze precedentemente indicate.

Entrando in una stanza è possibile partecipare al dialogo inviando un audio o anche solo assistervi senza parlare. Le conversazioni sono supervisionate da un moderatore che ne assicura il corretto andamento.

Il social delle celebrità

Negli Stati Uniti Clubhouse ha fatto breccia nei cuori di molti vip. Elon Musk, Chris Rock e Oprah Winfrey. Queste sono solo alcune delle celebrità che hanno scelto di iscriversi su questo social network. Vista la sua particolarità appare evidente che in questo social non sia necessario richiedere la spunta blu. Per assicurarsi di aver a che fare proprio con il personaggio pubblico che si pensa, basta infatti ascoltarne la voce.

Attualmente il numero totale degli utenti si aggira intorno ai 600mila. Gli sviluppatori non sembrano però aver fretta di abbandonare la fase beta. Al momento infatti li troviamo impegnati a regolamentare via via il flusso dei dati che passano attraverso il social. Sono presenti infatti già delle regole che consentono ai moderatori l’espulsione dell’utente che non rispetta i criteri della corretta conversazione.

La Privacy

Sul tema privacy Clubhouse segue le sorti dei suoi più antichi “colleghi”. Sappiamo ormai che i social network sono bersaglio facile in questo senso. E per questo, con i riflettori puntati addosso, Clubhouse si è affrettata a regolamentare più aspetti in questo ambito. Le conversazioni tra gli utenti infatti non possono essere scaricate, registrate o condivise al di fuori del social.

Siamo insomma di fronte all’arrivo un nuovo fenomeno che, prevediamo, prenderà piede e si affiancherà a tutte le piattaforme già esistenti.

Non resta che aspettare il suo lancio ufficiale.

Un suggerimento: se siete tra coloro che non si lasciano sfuggire neanche un social, potete mettervi in lista d’attesa ed effettuare una prenotazione del vostro username.

Per i più impazienti invece, resta sempre la possibilità di sperare nell’invito di una delle tante celebrità che già sono “online”.