Rispondiamo immediatamente alla domanda - retorica - posta nel titolo di questo articolo: moltissimo. Potremmo anche spingerci oltre: fare marketing tramite geolocalizzazione e, quindi, geo-targetizzare la nostra campagna pubblicitaria, potrebbe essere il futuro del marketing.
Ogni azienda è alla ricerca di risultati concreti e vuole implementare il proprio business. Per farlo è strategico pensare di ottimizzare la propria pubblicità, in modo da raggiungere persone veramente interessate a quel che si offre.
Se la mia impresa situata a Milano è nota a Napoli ma poco in Lombardia, mi sto promuovendo male. Per importante che sia la mia visibilità in tutto il mondo - specialmente se dispongo di un e-commerce funzionale - localizzare i possibili clienti è la mossa più giusta che possa fare, in grado di farmi agire al posto giusto e nel momento giusto. L'approccio glocale (globale e locale) è la risposta, in un'epoca come questa dove non si può non implementare l'online all'offline.
Per diverse che siano, la dimensione locale e quella globale sono assolutamente complementari. Il successo su vasta scala, non è che l'insieme di tanti altri successi più piccoli, su scala ridotta. È dunque importante guadagnare tante fette di mercato più esigue prima di muoversi per conquistare le maggiori.
La geolocalizzazione o, per essere più specifici, il geotargeting può darci una grossa mano in questo. Il termine è una crasi di geographic targeting, ovvero la ricerca di potenziali clienti (lead) su uno specifico territorio. Ciò si rivela utile perché le persone che verranno a conoscenza di chi siamo e cosa facciamo potranno relazionarsi meglio a una realtà con cui condividano lingua, cultura, abitudini sociali e che non sia troppo distante da loro.
Individuato il bacino di potenziali clienti, diventa fondamentale fornire loro annunci mirati, che possano interessare e colpire. A seconda della dimensione di ogni azienda e del settore ove operi, è così possibile rivolgersi soltanto a specifiche persone. Come si fa? Partendo dalla localizzazione dell'utenza, sia essa fornita volontariamente o tramite tracciamento IP o dati GPS.
La localizzazione nel browser si rivela il sistema più efficace, poiché le informazioni sono più numerose e solitamente precise. Campagne pubblicitarie che sfruttano il geotargeting sono pane quotidiano per giganti come Facebook e Google e sono molto impiegate, ad esempio, anche dal social dedicato al mondo business, LinkedIn. Non è però necessario avere quella dimensione per farne un uso efficace; una strategia di geolocalizzazione si può adattare alle circostanze più svariate.
Possiedi un negozio o una piccola impresa forte e radicata sul territorio? Vuoi concentrare i tuoi sforzi pubblicitari sulla tua comunità? La geolocalizzazione ti darà modo di allestire una campagna locale, pertinente ed efficace.
Hai aperto da poco e ti occorre far conoscere il tuo marchio sul territorio nazionale e - perché no - anche all'estero? Magari nei Paesi confinanti? Piuttosto che gettarti nel vuoto e correre il rischio di fare un buco nell'acqua, una strategia geo-targetizzata potrebbe renderti noto soprattutto nel segmento di mercato che ti interessa.
Sei un'azienda già solida, il cui brand è conosciuto e rispettato in quanto sei sul mercato da tempo? Perché non massimizzare i profitti battendo le aree e le fasce di popolazione che meglio hanno risposto alle tue campagne pubblicitarie precedenti? Geotargetizzando la clientela è veramente possibile incrementare il profitto.
Naturalmente, la tecnologia pubblicitaria (adtech, si dice in inglese) ha costi che possono anche rivelarsi importanti. Non arrendiamoci però al primo gradino; la possibilità che un ritorno sull'investimento promozionale (ROI, return on investment) sia cospicuo è davvero concreta qualora avremo la pazienza di seguire tutti gli step di una campagna pubblicitaria basata sulla geolocalizzazione.