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Sviluppo 3D tra passato, presente e futuro

Scritto da Rosetta | 14-giu-2022 22.00.00

Per parlare di sviluppo 3D è bene iniziare con qualcosa di estremamente noto e attuale. Avete mai sentito parlare ad esempio di metaverso? Ebbene, vi siete mai domandati quali sono le fondamenta su cui si erge?

Piacere, sono Vlad e sono uno sviluppatore software. Tra i miei obiettivi di crescita ce n’è sicuramente uno a cui tengo particolarmente: migliorare la quotidianità delle persone. Per questo a partire da oggi sarò il vostro punto di riferimento per tutto ciò che riguarda le attuali tecnologie, ma soprattutto quelle future!

Mi occupo principalmente di sviluppo web, ma ho già iniziato il mio percorso alla scoperta del web 3.0 con l’utilizzo della tecnologia blockchain e della creazione di contenuti interattivi tridimensionali con l’ausilio di moderni strumenti come Unreal Engine 5.

Oggi vi parlerò del futuro dello sviluppo 3D facendo un breve excursus sulla sua storia ed evoluzione. Perché per guardare al futuro bisogna conoscere il passato!

Gli anni ‘70, le fondamenta

Avete mai visto un film animato della famosa casa di produzione cinematografica Pixar? Immagino di sì.

Belli vero? Vi siete mai chiesti però come riescano a realizzare film animati così realistici come ad esempio Monsters & Co. del 2001? 

Ebbene tutto nasce negli anni ‘70 da Ivan Sutherland. Conosciuto come il padre della Computer Grafica inventò Sketchpad, un programma per la creazione di semplici modelli 3D.

Pur essendo una versione primitiva rispetto ai software moderni, questo servì a gettare le fondamenta per la computer grafica 3D che conosciamo oggi.

Da qui furono molti i nomi che contribuirono allo sviluppo di questa tecnologia.  Tra i più importanti ricordiamo Martin Newell. Egli riuscì a creare una visualizzazione alquanto realistica e la rese disponibile al pubblico, che la prese come riferimento per nuovi esperimenti. E ancora, Jim Blinn che introdusse il concetto di texture mapping cambiando per sempre l’intero settore dello sviluppo 3D.

A partire dagli anni ‘90 l’utilizzo della grafica 3D iniziò a prendere sempre più piede. Furono creati molti strumenti per rendere l’utilizzo di questa tecnologia più accessibile alla massa. Tra i più noti troviamo Autodesk 3D che attualmente ha gettato le basi dello standard di mercato per l’industria 3D con il suo software Autodesk Maya.

Il Presente

Oggi lo sviluppo 3D ha raggiunto livelli di realismo estremamente  elevati. Non è raro infatti imbattersi in immagini e non riuscire a distinguere se si tratti di un render 3D o di un’ immagine reale.

 

Molti settori hanno accolto il 3D a braccia aperte godendo appieno dei suoi vantaggi. Tra i più rilevanti c’è sicuramente il settore dell’architettura che utilizza modelli tridimensionali per iterare velocemente i progetti ed effettuare lavori di design. Poi ci sono il settore dell'intrattenimento e quello pubblicitario. Nel primo caso si tratta dei più grandi attualmente esistenti che ha inglobato il 3D in film e giochi. E ancora il settore sanitario che sta iniziando a sperimentare nuovi metodi per l’ausilio del personale tramite visualizzazioni 3D fruibili in AR. 

Grandi passi avanti si sono mossi nel rendering real-time di scene complesse contenenti asset foto-realistici andando a tenere le performance sotto controllo. Ciò significa che con il passare del tempo il filo che distingue realtà e simulazione sarà sempre più impercettibile.

Il futuro dello sviluppo 3D

Nel futuro dello sviluppo 3D vediamo sicuramente come protagonisti la Realtà Virtuale (VR) e la stampa 3D. Si tratta di tecnologie in continua evoluzione. In futuro rivoluzioneranno il modo con cui gli utenti interagiscono con applicazioni e dati ed il modo in cui alcuni oggetti vengono prodotti.

Come con tutte le nuove tecnologie credo però che ci sarà bisogno di educazione e regolamentazione alla base.

Osservando gli esempi passati purtroppo sappiamo che la tecnologia procede senza guardare in faccia nessuno. E le regolamentazioni arrivano sempre dopo qualche importante avvenimento negativo. Mi chiedo, impareremo mai dai nostri errori o continueremo a ripeterli nel tempo?