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Clickbaiting: vantaggi e svantaggi di un attività borderline

Scritto da Mariadele Borrelli | 22-nov-2020 23.00.00

Titoli sensazionalistici, mezze frasi che non dicono niente ma fanno immaginare tutt’altro, siti di informazione (o presunti tali) a caccia di click sui banner pubblicitari. Signore e signori, ecco a voi il peggio del web: il click baiting

Una delle strategie più discusse del web è infatti sicuramente il click baiting. 

E’ una tecnica controversa e spesso male utilizzata, un modo di catturare l’interesse dei lettori che si può considerare a metà strada tra la persuasione e l’inganno. Infatti  se usata in maniera sbagliata può portare a serie conseguenze in termini di credibilità. Capire esattamente cos’è, come funziona e come evitare di cascare nella trappola dei clickbait eccessivi è fondamentale per padroneggiare questa tattica.

CHE COS’E’?

«Non immaginerai mai cosa ha fatto questa donna!», «Ecco il video che ha commosso il web!», «Incredibile! ecco cosa è stato scoperto!», «È incredibile cosa è capitato a quest’uomo».

Queste frasi sono solo alcuni esempi di quelli che, nel gergo di internet, si chiamano clickbait, letteralmente “click esca”.

La strategia del click baiting consiste nella messa online di tutti quegli elementi capaci di catturare l’attenzione dell’utente che naviga in rete e portarlo a cliccare sui link prescelti.

In molti casi la tecnica di click baiting viene applicata al titolo degli articoli proposti online, in modo da ingaggiare la curiosità del pubblico fin dalla headline.

CLICK BAITING SI O NO?

Il clickbaiting non è di per sé negativo, in quanto definisce una della infinite mosse che il marketing utilizza per attirare utenti ed aumentare il numero di visualizzazioni, il traffico su un sito.

Il problema del click baiting è che ha avuto nel tempo una distorsione in termini negativi. Titoli attraenti sono diventati uno scrigno per contenuti di assoluto scarso valore. 

Pur di attrarre infatti il maggior numero possibile di utenti nel web verso le proprie pagine, molti creatori di contenuti digitali, hanno iniziato a dar vita a titoli sensazionali e seducenti. Così facendo hanno trascurato invece il core del contenuto stesso e lasciando con l’amaro in bocca chiunque abbia cliccato sui loro link.

A volte addirittura la tecnica di click baiting viene utilizzata per scopi disonesti, per vere e proprie truffe. Si guida l’audience verso siti assolutamente privi di essenza solamente per pubblicità. Da una vera tecnica di scrittura persuasiva quindi il clickbait si è trasformato in una pratica poco virtuosa, con risvolti negativi in primis per chi la utilizza.

NON CI CREDO PIU’!

Questa strategia cela numerose conseguenze negative che rischiano di impattare fortemente l’autorevolezza della fonte che li genera.

Quando si decide di contrapporre un titolo palesemente esca ad un contenuto di scarso valore percepito si va incontro ad una negativa perdita di efficacia della propria comunicazione. Il pubblico, pur attirato in un primo momento da un titolo d’impatto, si sentirà offeso dall’aver concesso la propria fiducia. Quando egli si ritroverà faccia a faccia con un nuovo tentativo di click baiting da parte della fonte si guarderà bene dal concedere nuovamente il suo tempo per approfondire. Il risultato? La perdita di fiducia da parte della propria audience, spesso difficilmente recuperabile.

UN CLICK BAITING CONSAPEVOLE 

Ma se nel Digital viene dato il nome ad una strategia, molto spesso la si può attuare in modo onesto e consapevole. 

Come abbiamo visto nell’ultimo articolo sul Tripwire Marketing, si può ad esempio mettere in campo consapevolmente una “trappola” con l’obiettivo onesto di avvicinare il cliente al proprio prodotto

Nel caso del Click baiting si può dar vita cioè ad un messaggio altamente attraente e persuasivo, puntando molto sulla potenza ed efficacia di una buona headline che guidi fluidamente gli utenti verso i propri contenuti (Content Marketing)

Quando ad un titolo esca seguono contenuti di valore, nessun utente potrà dirsi insoddisfatto. Anzi sarà ben felice di aver ceduto al richiamo di un titolo assolutamente accattivante. Il rapporto promessa-appagamento sarà quindi conservato e l’uso del click baiting risulta solamente un’ottima tecnica di marketing messa in campo con professionalità.

Conoscere i propri utenti, sapere cosa li colpisce e li motiva a compiere un’azione, è come sempre la base di ogni azione di digital marketing. Il sapere cioè con precisione su quali leve puntare per portare la propria audience alla conversione desiderata (che sia un click su un link, la condivisione di un contenuto o qualsiasi altra call-to-action pianificata) rientra tra le armi di un buon esperto di digital strategy.

Una headline ottimizzata, una coinvolgente preview sui canali social, una grafica ben studiata ed un copy altrettanto ponderato potranno quindi essere alleati vincenti, ma al contempo etici e trasparenti.