Lanciati inizialmente in India nel 2020, gli YouTube Shorts sbarcano anche in Italia, anche se ancora in versione beta. La piattaforma offre ai suoi potenziali creator anche un nuovo strumento: la fotocamera Shorts. Questa consentirà di creare clip video e di personalizzare direttamente in app i contenuti.
Il settore dei video brevi continua a far gola a molti, Google compresa. Diverse le piattaforme che si stanno adeguando al nuovo standard di contenuti portato avanti da Tik Tok.
Riusciranno ad emergere contenuti originali o si dimostreranno essere copie del colosso cinese, come sta già succedendo con i Reels di Instagram?
“YouTube Shorts è in versione beta. Tutti possono guardare i video brevi, ma gli appositi strumenti di creazione sono disponibili solo in alcuni paesi o aree geografiche. Ne stiamo estendendo gradualmente l'utilizzo ad altri creator nel mondo”
Con questo avviso si apre la guida introduttiva di Google dedicata agli YouTube Shorts. Ricordiamo che questa modalità è un’esclusiva della versione mobile di YouTube, in particolare dell’app.
Google fornisce informazioni sulle diverse funzionalità creative da utilizzare come:
Inoltre YouTube lancia un nuovo hashtag, #Shorts, per classificare questo genere di contenuti. Un’ulteriore novità consiste nel Fondo di YouTube Shorts. 100 milioni di dollari che andranno a premiare i creator per il contributo apportato a questo strumento. Ogni mese il team di YouTube andrà a ricompensare migliaia di creator i cui video brevi registreranno maggiore coinvolgimento
I numeri non sbagliano mai. Più di 6,5 miliardi di visualizzazioni al giorno per gli YouTube Shorts, e la maggior parte delle nazioni è ancora in versione beta. Quello dei video brevi non è più un trend ma una vera e propria rivoluzione. Dalle “vecchie” stories di Snapchat fino ai più recenti contenuti di Tik Tok.
Gli shorts content rappresentano il futuro della fruizione dei contenuti. Adesso anche YouTube si sposta verso la direzione dei social network più famosi, fornendo sempre più video diversi nel minor tempo possibile
Lato marketing, gli YouTube Shorts rappresentano un’ottima opportunità a livello di interazioni e views. Tuttavia non va sottovalutata la volatilità del settore degli short content, dove la presenza di milioni di contenuti rischia di far passare in secondo piano l’obiettivo del video stesso.
Essi infatti non rappresentano sempre la strategia migliore solo perché di grande attualità. Essendo contenuti dal “rapido consumo” andrebbero sempre accompagnati da supporti che possano restare nel tempo, offrendo materiale più elaborato dal punto di vista qualitativo.
Di certo una piattaforma con oltre 1 miliardo di utenti come YouTube rappresenta un ottimo palcoscenico. Tuttavia in un contesto competitivo come questo non basta solo catturare l’attenzione. Chi si occupa di marketing deve comprendere come strutturare la propria comunicazione mettendo al centro il video. Il tutto allontanandosi dai clichè della comunicazione tradizionale, soprattutto quella smaccatamente pubblicitaria.