Gli utenti di Facebook hanno ora un po' più di comprensione di come il gigante dei social media raccoglie informazioni su di noi ( sia on e off la piattaforma).
Un nuovo strumento è stato lanciato in tutto il mondo Martedì 28 gennaio (in coincidenza con Data Privacy Day) e mostra agli utenti una lista di informazioni che le aziende condividono con Facebook circa le vostre interazioni con loro: Off-Facebook Activity.
In Italia questo tool ancora non è presente sul social blu ma sarà disponibile a breve.
La funzione di monitoraggio mostra le informazioni che Facebook ha raccolto circa la vostra attività fuori l'applicazione negli ultimi 180 giorni.
Quando si visita un sito web o si utilizza un app, le aziende in genere condividono informazioni sulla nostre attività e “interazioni” con Facebook. Facebook poi utilizza tali informazioni per personalizzare la tua esperienza ( per esempio bersagliandoti con annunci pertinenti).
Le interazioni, come definito da Facebook, vanno dall'apertura dell'app alla ricerca di qualcosa, all'acquisto o all'aggiunta di un elemento a una lista dei desideri.
Gli utenti sono ora in grado di vedere come Facebook ha ricevuto informazioni sulla loro attività, quante interazioni sono state registrate e da quale azienda.
Lo strumento, inizialmente noto come Clear History, è stato introdotto dal CEO Mark Zuckerberg in una conferenza degli sviluppatori nel 2018. La nascita di tale strumento è avvenuto in seguito allo scandalo Cambridge Analytica, dove le informazioni personali dei profili Facebook di milioni di persone sono state raccolte senza il loro consenso.
Rinominato lo strumento di attività Off-Facebook, ha iniziato gradualmente la diffusione in alcuni paesi da agosto 2019.
Ora, è disponibile per i due miliardi di utenti di Facebook in tutto il mondo.
Zuckerberg ha pubblicizzato lo strumento come un “nuovo livello di trasparenza e di controllo”. “Altre aziende ci inviano informazioni sulla vostra attività sui loro siti e usiamo tali informazioni per mostrare gli annunci che sono rilevanti per voi,” Zuckerberg ha scritto.
Molti marketers e operatori del digitale si stanno allarmando. Con questo nuovo tool le prestazioni dell’advertising delle loro aziende potrebbe calare enormemente.
D’altronde anche lo stesso Zuckerberg lo dichiara:
“We expect this could have some impact on our business, but we believe giving people control over their data is more important.”
Di fatto, come sa qualunque professionista del digitale , le campagne di Retargeting su Facebook, sono spesso le attività pubblicitarie che offrono le migliori performance e i più alti ritorni sull’investimento. Dunque per i professionisti vedersi ridurre il potenziale bacino di utenti da raggiungere potrebbe essere un grande, grande problema.
Ma nulla da temere perchè Facebook sa quello che fa e quello che può fare.
Infatti è lo stesso Centro di Assistenza Facebook che placa gli animi dei marketers:
“Tieni presente che l'attività fuori da Facebook non mostra tutte le tue attività. Ad esempio:
Insomma, per motivi tecnici, per ritardi di aggiornamento delle liste, motivi di precisione, per tutto questo e altro ancora Facebook si scusa e i Marketers si rilassano.