Spesso accade che un brand immetta sul mercato un servizio o un prodotto per rispondere ad un bisogno che neanche sapevamo di avere. È quello che ha fatto Mark Zuckemberg con la sua creatura blu: Facebook ha risposto al bisogno di metterci in collegamento con milioni di persone. Potenzialmente, con tutto il mondo.
Spesso accade anche che lo stesso brand cambi rotta e, con lo stesso principio di creare un bisogno, lanci un servizio che sembra avere lo scopo opposto rispetto al precedente.
Stiamo parlando della sezione Neighborhoods di Facebook.
Con Neighborhoods di Facebook infatti la cerchia dei contatti si restringe notevolmente e ci si mette in contatto solo con le persone geograficamente più vicine a noi, i nostri vicini di casa.
Il progetto Neighborhoods può essere definito un social nel social e per la precisione, un social di quartiere.
Letteralmente tradotto come “vicinato”, Neighborhoods è una sfida nei confronti di un altro social network presente già da due anni in Italia, Nextdoor, nel quale interagiscono abitanti dello stesso quartiere.
Iscrivendosi al Neighborhoods di Facebook tutti coloro che vivono nello stesso quartiere avranno la possibilità di mettersi in collegamento. Potranno così scambiarsi informazioni utili, confrontarsi su eventuali problematiche e condividere beni o servizi.
Lo spunto per la creazione di questo nuovo mini social che sarà ospitato dal fratello maggiore Facebook, è arrivato, neanche a dirlo, a seguito della pandemia. La crisi sanitaria del coronavirus ha ridotto ai minimi termini i rapporti interpersonali e ha reso sporadiche le possibilità di incontri de visu.
Poter interagire in sicurezza con i nostri vicini per scambiarci informazioni e per sostenerci l’un l’altro è sembrata essere decisamente una buona idea.
Al momento il Neighborhoods di Facebook è in fase di test in una sola città del Canada, a Calgary, in attesa di poter essere esteso a tutto il Paese e poi al resto del mondo.
Una volta effettuato l’accesso alla sezione Neighborhoods l’utente dovrà dare conferma a Facebook della propria posizione geografica. A quel punto gli verrà proposta l’iscrizione al gruppo del proprio quartiere e a quelli dei quartieri attigui.
Qualora il gruppo del proprio vicinato non dovesse essere ancora presente, si ha la possibilità di mettersi in contatto con altri utenti nella stessa area geografica. In questo modo si può dar vita al proprio Neighborhood.
È proprio vero, per mantenere viva la fiamma non bisogna mai fermare la propria inventiva. Quello che fa il social di Menlo Park con i suoi 2,7 miliardi di utenti è proprio questo. Li fa innamorare ogni giorno di più presentando loro novità, cambi di look e nuove funzioni.
ìLo ha fatto con l’introduzione di Facebook Shops e con la creazione del proprio strumento di+
ideochiamate, Messanger Rooms.
E ancora, sviluppando una funzione, Off-Facebook Activity, che mostra le informazioni raccolte sull’attività degli utenti fuori da Facebook e introducendo i divertenti Facebook Avatar.
Fantasioso, utile, divertente e disponibile.
Se Facebook fosse un essere umano, sarebbe il partner ideale.